Ufficio Stampa

Giovedì, 29 Marzo 2018 - 18:18

Presentato nel pomeriggio di oggi a Segno, paese natale, il docufilm sul missionario esploratore con la partecipazione dell'assessore Carlo Daldoss

Padre Kino, testimone attuale del Trentino e della dignità dei popoli
Terre assolate, all’apparenza inospitali e distanti dall’immagine amica dei declivi alpini della terra natia, ma terre ugualmente popolate da uomini e donne fieri della propria identità. Il docufilm “Padre Kino”, firmato dal regista Mauro Quattrina, è un omaggio ai valori universali di un personaggio trentino che ha scritto pagine importanti della storia del Nord America. La pellicola è stata presentata in anteprima nel pomeriggio di oggi a Segno, in val di Non, il paese che ha dato i natali al gesuita, esploratore che ha legato il suo nome alla scoperta dell’Arizona e dello Stato di Sonora. Alla prima era presente - oltre ai rappresentanti dell’associazione culturale Padre Kino e agli amministratori locali - anche l’assessore provinciale alla coesione territoriale Carlo Daldoss: “La testimonianza di questo personaggio conferma che il Trentino è terra di valori autentici che ancora oggi trovano ragione, a distanza di 300 anni, per essere conosciuti e valorizzati. Il messaggio che padre Kino ci lascia è un messaggio di fierezza dei propri ideali, un messaggio che deve essere trasmesso anche ai giovani di oggi perché saranno loro ad affrontare le sfide del Trentino di domani a cui dovranno rispondere con la stessa forza e la stessa fierezza di padre Kino”.

Nel suo intervento di apertura, il presidente della associazione Padre Kino, Alberto Chini, ha ricordato le ragioni del nuovo lavoro cinematografico sul gesuita esploratore. “Ancora oggi - ha ricordato il presidente Chini -, a distanza di 300 anni,  in Arizona e Messico ci sono associazioni e persone che operano a favore della società civile nel nome di padre Kino, missionario che ha saputo lasciare un’eredità autentica fatta di rispetto verso il prossimo e valori senza tempo”.

 Lo studio veronese de “il Volo” di Mauro Quattrina ha realizzato per conto del Comune di Predaia il docufilm “Padre Kino”, finanziato anche dalla Provincia autonoma di Trento, per garantire ulteriore impulso all’attività di padre Kino, ricordato e commemorato ancora oggi oltre oceano con venerazione come uno dei padri fondatori dello Stato di Sonora. “Sostenere il progetto di padre Kino - ha ricordato ancora l’assessore Daldoss - significa trasmettere ai trentini di oggi l’esempio di una grande personaggio trentino. Padre Kino, come molti altri personaggi della nostra terra, meritano di essere riscoperti perché rappresentano l’esempio più autentico delle capacità e risorse morali e sociali del Trentino”.

La fiction su padre Kino, come ha ricordato il sindaco del Comune di Predaia Paolo Forno, rientra nel progetto di rinnovo del gemellaggio tra il Comune di Predaia e la città Maddalena de Kino, nello stato messicano di Sonora dove il grande missionario trentino è sepolto nel mausoleo che porta il suo nome. 

La figura di padre Kino

Eusebio Francesco Chini, nato a Segno, nel comune di Predaia, è conosciuto come padre fondatore degli Stati di Sonora nel Messico e dell’Arizona negli Stati Uniti d’America. Oggi la sua eredità è un messaggio di pace e fratellanza perché seppe esaltare nelle sue terre di missione la dignità dei popoli indiani. In particolare, il gesuita ha diffuso la conoscenza delle colture e degli allevamenti per la sopravvivenza delle popolazioni residenti. La sua testimonianza è ancora oggi molto attuale tanto da tracciare, a distanza di anni, un ponte con le sue terre natie, favorendo la nascita di relazioni storiche e culturali tra Segno, frazione di nascita, e la città Magdalena de Kino nello Stato di Sonora nel Messico. 

La città deve il suo nome proprio a “Padre Kino”, nome con il quale il missionario era chiamato e conosciuto dalla popolazione locale. 

Il film – documentario ha dunque l’obiettivo di “attualizzare” la figura del padre gesuita Eusebio Francesco Chini e di contribuire alla conoscenza del personaggio del gesuita. 

La scelta di affidare l’opera cinematografica allo studio “il Volo” di Mario Quattrina è dovuta alle “riconosciute competenze e abilità artistiche in ambito cinematografico” che hanno consentito di firmare altri lavori dedicati a personaggi illustri, quali Gianni Caproni e Guido Moncher da Coredo.





http://www.ladige.it/territori/non-sole/2017/03/07/padre-kino-si-pensa-anche-docufiction

 

Padre Kino, si pensa anche a una docufiction

Anche una biografia in 4 lingue del missionario

 

 

Il 2016 è stato un anno ricco di eventi importanti per l’associazione dedicata al missionario gesuita padre Eusebio Chini, e altrettanto fitto di iniziative si prospetta il 2017.
Domenica si è tenuta l’assemblea annuale, a cui hanno partecipato numerosi soci e autorità. Il presidente Alberto Chini ha aperto i lavori con l’illustrazione degli appuntamenti e i progetti più significativi dell’anno passato, in particolare il cinquantesimo anniversario del ritrovamento delle spoglie del gesuita a Magdalena (Sonora), ricorrenza celebrata con un convegno di don Fortunato Turrini e dell’americanista Alessandra Lorini, docente presso l’ateneo di Firenze. In contemporanea, si è svolta una conferenza anche a Tucson, in Arizona, con gli studiosi della Kino Heritage Society.

Momento saliente dell’anno trascorso, il 7 agosto, la grande festa per commemorare la nascita di padre Kino, con la Messa celebrata dall’arcivescovo di Trento monsignor Lauro Tisi e la partecipazione di tante autorità locali e della console del Messico a Milano Marisela Morales.

L’associazione organizza anche molti incontri culturali rivolti a tutte le età e uscite a musei; degne di nota sono state anche due visite, una di padre Jorge Cota da Hermosillo dal 5 all’8 giugno, l’altra di un giovane sacerdote, padre Adrian, che ha celebrato la sua prima messa nella terra natale di Kino. Il 13 gennaio scorso ha avuto luogo un altro importante incontro con la professoressa Lorini, curatrice del volume di Richard Collins, «Sulle orme di Padre Kino» («Riding behind the Padre»), che si focalizza sul percorso compiuto dai pellegrini a cavallo nelle terre di confine tra il Messico e gli Stati Uniti, con riflessioni sui gravi problemi di quelle zone, come il narcotraffico, la violenza e le migrazioni verso gli Usa.

Le attività in onore del missionario sono pubblicate sia sui social network (Facebook e Youtube) che sul sito della Kino Heritage Society; a proposito di siti Web, l’associazione ha aperto una nuova pagina, www.padrekino.org.
Molto buoni sono i dati di affluenza al museo nel 2016, con 2.334 accessi. 310 sono i soci ordinari iscritti all’associazione, 49 gli onorari, suddivisi in 163 maschi e 144 femmine e 3 enti. I programmi per il 2017 sono molto ambiziosi: il presidente ha evidenziato la collaborazione con l’amministrazione comunale per il gemellaggio con Magdalena de Kino e per la realizzazione di una docufiction sul gesuita noneso firmata dal regista Mauro Quattrina.

Dovrebbero essere pubblicate quest’anno una cronologia in 4 lingue della vita e le opere di Kino del professor Peter Horwarth dell’università dell’Arizona e la raccolta delle relazioni di padre Eusebio ai suoi superiori, un lavoro curato da padre Domenico Calarco.
A proposito della causa di beatificazione, l’associazione proseguirà il suo impegno con il supporto di monsignor Tisi, del vescovo emerito Luigi Bressan, di padre Calarco e del padre postulatore Toni Witwer. Ora inizia la fase del processo teologico, successiva alla consegna ed all’approvazione della documentazione. «È inoltre importante cercare di estendere la nostra base sociale coinvolgendo i più giovani, per la condivisione delle relazioni internazionali incentivate dalla figura di Kino» ha affermato Chini, ringraziando per il prezioso supporto i soci, il Comune, la Cassa Rurale d’Anaunia, i sacerdoti del decanato di Taio, i sostenitori e i volontari delle associazioni di Segno.

 

Una docu-fiction sulla vita di padre Kino

http://www.giornaletrentino.it/cronaca/trento/una-docu-fiction-sulla-vita-di-padre-kino-1.1017099

Segno. Partecipata come da tradizione l'assemblea annuale dell'associazione Padre Eusebio Chini che si è tenuta domenica a Segno, nell'auditorium dell'omonimo museo. Due in particolare le novità dei prossimi mesi, una mostra di mobili andini nei locali del museo che dopo l'importante ampliamento non sono ancora stati allestiti, e un libro di racconti su padre Chini curati dal giornalista e scrittore trentino Mauro Neri che, presente in assemblea, ha dato qualche anticipazione dell'opera che si inserisce nel canale delle iniziative di divulgazione della figura del grande missionario, geografo ed esploratore di Segno.

Nessuna novità sostanziale invece per quanto riguarda la causa di canonizzazione di padre Chini. «La fase storica è virtualmente conclusa, adesso siamo in attesa dell'avvio del processo teologico, ma non ci sono scadenze perché i tempi della Chiesa non vanno mai ad orologeria» - ha detto il presidente dell'associazione, Alberto Chini, dando lettura del saluto del vicepostulatore della causa in Vaticano, padre Domenico Calarco.

L'associazione chiniana attualmente conta 310 soci ed è pertanto in perfetta salute ed impegnata in molteplici attività per far conoscere in Trentino innanzitutto ma anche in Italia, l'importantissima figura del “suo” missionario. Figura che è invece popolarissima nello Stato messicano di Sonora ed in Arizona, a cavallo di uno dei confini attraversati dal muro anti-immigrati portato avanti dall'attuale amministrazione Trump. «Una frontiera da sempre difficile come ha potuto notare chi, come il sottoscritto, ha visitato in passato la città di Nogales, mezza messicana e mezza americana con le due parti separate da un immenso sorvegliatissimo “portone”» ha detto Chini. Un messaggio universale quello di padre Kino (così in America conoscono il missionario di Segno) che oltre a portare il vangelo come gesuita nel Nuovo Mondo ha segnato profondamente la storia del Nord America tanto che la sua statua è collocata nel Famedio del Capitol di Washington, la sede del Congresso Usa, tra i padri fondatori degli Stati Uniti d'America.

Il bilancio consuntivo dell’associazione di Segno è stato approvato all'unanimità. Tra le iniziativa annunciate c'è la collaborazione con il Comune di Predaia per il gemellaggio con Magdalena de Kino e la realizzazione della docu-fiction su padre Kino del regista Mauro Quattrina; la pubblicazione della cronologia in quattro lingue redatta dal professor Peter Horwath dell’Università dell’Arizona; la collaborazione con Aurora Vision per la realizzazione di un documentario su padre Kino e la sua divulgazione con l’allestimento di una mostra da portare in tutta la regione in sei serate durante l’estate e autunno; continuerà la collaborazione con il museo di scienze naturali di Rovereto con adesione alla “Notte dei musei”; proseguirà il progetto per la registrazione in sala delle canzoni di Giorgio Conta dedicate a padre Kino. In conclusione il presidente Chini ha ribadito l'impegno per ampliare la base sociale rivolgendosi principalmente ai giovani che possono così condividere le importanti relazioni internazionali che la figura di padre Eusebio Chini promuove.

Comune di Predaia


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